Proponendo un nuovo quadro teorico, questo libro esplora i legami dello sciamanesimo con la violenza da una prospettiva globale. I collaboratori, rinomati antropologi e autorità del settore, attingono alle loro ricerche in Mongolia, Cina, Corea, Malesia, Nepal, India, Siberia, America, Papua Nuova Guinea, Taiwan per indagare su come le culture sciamaniche indigene hanno affrontato e stanno ancora affrontando vari gradi di violenza interna ed esterna. Durante le cerimonie gli sciamani si comportano come cacciatori e guerrieri, avendo a che fare con molti stati legati alla violenza, come la sofferenza collettiva e individuale, l'attacco, il conflitto e l'antagonismo. I complessi religiosi indigeni sono spesso chiamati a rispondere alla competizione diretta e indiretta con tradizioni culturali e religiose più consolidate, che minano la struttura socioculturale, il senso di identità e lo stato di benessere di molti gruppi indigeni. Questo libro esplora una visione più sensibile dello sciamanesimo, più vicina alle opinioni emiche di molti gruppi indigeni. Lingua: Inglese