Questo libro affronta i problemi della natura della categoria di aspetto, della sua espressione formale e della sua relazione con i modi d'azione e con le distinzioni tra aoristo, imperfetto e perfetto non perfetto. La discussione si basa in gran parte su dati tratti dal bulgaro, una lingua slava in cui l'aspetto, come categoria grammaticale, coesiste sistematicamente non solo con la prefissazione verbale, ma anche con la limitatezza temporale, la correlazione e, nella sfera nominale, la determinatezza. Parallelismi interlinguistici con dati inglesi e francesi e la mappatura delle strutture bulgare con nozioni tratte dalla tradizione occidentale dello studio aspettuale portano alla definizione di un quadro per uno studio integrato dell'espressione dell'aspettualità in lingue appartenenti a diversi gruppi linguistici. Confutando le attuali concezioni dell'aspetto come fenomeno compensatorio della determinatezza nominale, il libro presenta argomenti a favore di una relazione sistematica tra la prefissazione verbale e la quantificazione NP nelle lingue slave e di una dimensione composizionale-sintattica dell'analisi aspettuale.